Qui parle italien ?

Sous l'impulsion de Fredorini (merci à lui ;-)), vous trouverez dans ce post le catalogue complet de la gamme actuelle Moto Morini
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RVBOUSS

Qui parle italien ?

Message par RVBOUSS »

Pour traduire ce texte (diffusé sur le groupe Morini de Facebook) sur l'actualité de notre marque fétiche.
Apparement, il s'agit d'un dialogue entre un journaliste et un dirigeant de la marque.

Moto Morini/Così ho rilanciato un mito di moto

La rinascita di Moto Morini è una storia molto italiana. Che nasce dal talento di costruttore e di campione motociclista di Alfonso Morini, classe 1898, detentore per 20 anni di sei record mondiali. E che si afferma nel dopoguerra con un marchio fra i più noti e vincenti, specie fino agli anni Sessanta-Settanta. Negli anni Ottanta la cessione e il declino.

Oggi, a Bologna, la seconda partenza avviene nel segno della famiglia: il presidente della ricostituita Moto Morini è Maurizio, nipote del fratello di
Alfonso e figlio del fondatore di Morini Franco Motori, che faceva motori e che dal gennaio 2008 è incorporata in Moto Morini. Maurizio racconta a
Economy l’orgoglio, italiano e bolognese, di aver rilanciato un mito. E annuncia per il 2009 il ritorno all’utile dopo forti investimenti.

D:La vostra strategia coniuga i valori storici in chiave moderna: sta riuscendo?
R:Sì. Il ritorno del marchio è stato accolto molto bene dal mercato, ma ancora di più il ritorno al 100% della famiglia.

D:I «morinisti», come si chiamano gli appassionati di Moto Morini, ci tengono…
Certo, è bello che il presidente di una società porti il suo stesso nome. C’è da aggiungere che vantiamo non solo l’italianità della moto, ma anche la
bolognesità.

D:Non prevedete nemmeno esternalizzazioni parziali all’estero?
R:No, resta tutto concentrato a Bologna.

D:Quanto vale aver recuperato un marchio storico e fare tutto a Bologna?
R:Moltissimo, e non riusciamo nemmeno a nasconderlo bene. Comunque oggi si respira un clima completamente diverso da quello che c’era prima.

D:Che cosa è cambiato?
R:Eravamo abituati a fornire ad altre aziende i motori. Un contatto diretto con i concessionari e con il pubblico non l’abbiamo mai avuto.

D:Le novità sono state prese bene?
R:C’è un entusiasmo che a tratti è commovente. I giovani assunti, in particolare, ci seguono splendidamente.

D:Quante motociclette avete venduto?
R:Nel 2006, il primo anno, 2 mila: per un fatturato di 13 milioni.

D:E nel 2007?
R:C’è stato un leggero calo, fisiologico dopo l’entusiasmo del primo anno.
Per quanto riguarda il fatturato, il dato non è reale perché c’è stata l’incorporazione della Morini Franco motori.

D:E quest’anno?
Nonostante il disastroso andamento del mercato stiamo migliorando, anche perché siamo al compimento del nostro quinto modello di moto. Nel 2006 ne
avevamo uno solo.

D:Quante moto venderete alla fine del 2008?
Vorremmo riconfermare le 2 mila del 2006, fatturando 16-17 milioni, per poi passare alle 2.200-2.300 moto nel 2009 e raggiungere i 25 milioni.

D:Il mercato va davvero così male?
R:Subisce cali percentuali a due cifre. Anche le giapponesi fanno molta fatica.

D:Chi è il «morinista», oggi?
R:Una persona di elevata istruzione, tra i 35 e i 45 anni, di elevata fascia sociale: e vuole differenziarsi.

D:Insomma non fate una moto per tutti.
R:Non vogliamo fare una moto di élite, ma è rivolta a una fascia alta, sia per il prezzo sia per la cilindrata e le finiture.

D:Chi era il «morinista» dei tempi d’oro?
R:A parte modelli storici molto venduti negli anni Cinquanta come il Settebello, le Morini si sono sempre rivolte a una fascia elitaria, e sono
sempre costate qualcosa in più delle altre. Erano anche allora moto di grandi prestazioni, con caratteristiche in più rispetto alla concorrenza.

D:È questo il vostro «moto di essere»?
R:È un bello slogan. Significa: facciamo una moto che si distingue da tutte le altre.

D:Ma gli appassionati sanno che Moto Morini è tornata?
R:Molti ancora no. Per questo stiamo lavorando sull’immagine. Il marchio è rimasto fermo per dieci anni.

D:L’interesse del pubblico però è forte.
R:Sì. Anche nelle fiere, con il passaparola, vengono a vederci e così scoprono che i modelli sono diversi.

D:Quali sono i vostri grandi mercati?
R:In Germania vendiamo più che in Italia.

D:Come mai?
R:Il tedesco è motociclista per eccellenza; e in Italia abbiamo avuto difficoltà a ricreare la rete-vendita, mentre in Germania l’importatore l’aveva già.

D:Allora riorganizzerete la distribuzione?
R:Stiamo togliendo la moto a molti concessionari per darla solo a chi dimostra di apprezzarci. Se ne occupa il direttore marketing e vendite, Gianluca Lanaro.

D:Cosa deve fare un concessionario, per conquistarvi?
R:Evitare che una nostra motocicletta finisca in vetrina con una miriade di giapponesi o di inglesi: non ha senso.

D:Altri mercati esteri, per voi?
Olanda, Belgio e Danimarca, nonostante tasse altissime sull’import; Russia, Giappone, Turchia, Grecia, e anche Australia.

D:Anche il Giappone?
R:Sì, ma lì il problema è lo yen. Il nostro importatore lamenta di non poter vendere una moto che laggiù costa il doppio.

D:Quanto s’investe in un motore?
R:Circa cinque milioni di euro fra disegnatori, prototipo, modifiche e test. Questo per la sola fase di progettazione, senza contare l’industrializzazione.

D:Avete in progetto la realizzazione di un nuovo motore?
R:Il progetto è già in corso. Sarà di cilindrata minore: però entreremo in
un segmento con molta più concorrenza dal punto di vista commerciale.

D:E su che cosa puntate, per affrontare questo nuovo segmento più difficile?
R:Su qualcosa di profondamente innovativo, con l’obiettivo di consumare e inquinare meno.

D:Quali sono i modelli che vendete di più?
R:Quelli più potenti, in testa la «Corsaro veloce»: ha 140 cavalli, una follia per una moto. Ma ci chiedono già la 160 cavalli!

D:Al morinista piace anche andar forte…
R:È sicuramente una moto che richiede un motociclista già smaliziato. Non si può come prima motocicletta comperare questa, anche se è docile e
maneggevole.

D:Visto che vi chiedono la 160 cavalli, vogliamo parlare di corse?
R:Al momento siamo tutti molto appassionati, ma le seguiamo in televisione: e sappiamo anche che cosa costa fare un campionato di motociclismo…

D:Quindi, niente competizioni?
R:Credo che le nostre risorse finanziarie sia meglio impiegarle nel prodotto più che nelle corse. È chiaro che qualcosa c’è. Magari non subito nella
MotoGp…

D:Non pensate alla Superbike?
R:La MotoGp ha ridotto la cilindrata da 1.000 a 800 cc, mentre la Superbike l’ha aumentata: quindi noi avremmo un motore ideale per la Superbike…

D:Per questo fate una cilindrata inferiore: così siete pronti per la MotoGp…
R:Esatto! (Ride).

D:Racconta un po’ della famiglia Morini?
R:Il fondatore di Moto Morini, Alfonso Morini, era il fratello di mio nonno.

D:E lei è cresciuto nel suo mito?
R:Sì, anche perché mio padre ha iniziato la carriera con lo zio, in Moto Morini. Non andavano d’accordo, due caratterini con le idee chiare: così ha
preso la sua strada con Morini Franco Motori.

D:La cessione del marchio nell’87 alla Cagiva Ducati per lei fu un dolore?
R:In presenza di una crisi industriale, senza fratelli e senza figli, con il marito professore nel campo della medicina, la figlia Gabriella aveva venduto; ma credo sicuramente con dolore.

D:La figlia di Alfonso Morini è scomparsa due anni fa: come prese la notizia dell’acquisto del marchio da parte sua, nel 1999?
R:Quando riacquistai dagli americani il marchio, la chiamai a casa. Era sera. Le dissi: oggi sono stato dal notaio. Ho ricomprato il marchio. Era
commossa.
D:Cosa le disse?
R:Mi disse: sai, quando l’ho venduta eri ancora così giovane che non ho nemmeno pensato di proportela, era morto tuo padre da due anni. Ma sono
felicissima.

D:E poi?
R:Non eravamo ancora ripartiti che ha avuto un ictus ed è rimasta in coma per quattro anni. Purtroppo non ha potuto assistere a questa rinascita.

D:Ha altri membri della famiglia che lavorano in Moto Morini?
R:Ho un figlio e una figlia: studiano economia e marketing.

D:Prevede un ingresso in azienda?
R:Non li forzo. Dev’essere una scelta loro: qui serve passione.

D:Altri familiari?
R:Due sorelle in consiglio d’amministrazione. E un nipote che si occupa di post-vendita. La continuità sarebbe una vera soddisfazione.

D:Quali sono oggi i vostri obiettivi?
R:Vogliamo tornare all’utile. Abbiamo impegnato molte risorse in questa avventura, ora vorremmo vedere un ritorno.

D:E quando pensate di riuscirci?
R:Nel 2009. Avendo più modelli sul mercato, le possibilità sono diverse.

di Riccardo Venturi
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bulfire
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Re: Qui parle italien ?

Message par bulfire »

d'après http://google.com/translate_t#
Q: Avez-vous prévu la construction d'un nouveau moteur?
R: Le projet est déjà en cours. Il sera une plus petite cylindrée: cependant, entre en
un débat avec beaucoup plus de concurrence de point de vue commercial.
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bulfire
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Re: Qui parle italien ?

Message par bulfire »

la traduction automatique est pas mal compréhensible donc je mets l'intégralité du texte ici

Moto Morini / Donc, je relance une motion mythe

La renaissance de Moto Morini est une histoire très italien. Qu'est-ce qui vient de talent fabricant et champion motocycliste Alfonso Morini, classe 1898, titulaire pendant 20 ans par six records du monde. Et ce qu'il dit dans le poste avec une marque de la plus célèbre et couronné de succès, en particulier pour les années soixante-soixante-dix. Dans les années quatre-vingt l'offre et de déclin.

Aujourd'hui, à Bologne, la seconde passe-t-il commencer sous le signe de la famille: le président de la reconstitué Moto Morini est Maurice, neveu du frère
Alfonso et fils du fondateur de Morini Franco Motori, ce qui rend les moteurs et que, depuis Janvier 2008 est incorporé dans Moto Morini. Maurice raconte
Economie fierté, l'italien et l'Bolognese, ont relancé un mythe. Il annonce pour 2009 le retour après de solides revenus de placement.

Q: Votre stratégie associe les valeurs historiques de façon moderne: il est un succès?
R: Oui. Le retour de la marque a été très bien acceptés par le marché, mais encore plus un retour à 100% de la famille.

Q: Je 'morinisti », comme ils l'appellent les fans de Moto Morini, nous tiennent…
Bien sûr, il est bon que le président d'une entreprise de mettre sa propre nom. Nous devons ajouter que non seulement la fierté de l'italien de moto, mais aussi
bolognesità.

Q: Ne vous attendez pas à même partielle des externalités à l'étranger?
R: Non, tout reste concentré à Bologne.

Q: Combien est d'avoir récupéré une marque historique et faire tout ce qui est à Bologne?
A: Très bien, et nous ne pouvons même pas le cacher. Mais aujourd'hui respire une atmosphère complètement différente de ce qu'elle était avant.

Q: Qu'est-ce qui a changé?
R: Nous avons été utilisés pour fournir à d'autres sociétés moteurs. Un contact direct avec des concessionnaires et avec le public not've jamais eu.

Q: Quel a été prises?
R: Il ya un enthousiasme qui parfois est en mouvement. Les jeunes recrues, en particulier, nous suivons très bien.

Q: Combien de motos vous vendu?
R: En 2006, la première année, 2 mille pour un chiffre d'affaires de 13 millions de dollars.

Q: Et en 2007?
R: Il ya eu une légère baisse, de la physiologie après l'enthousiasme de la première année.
En ce qui concerne le chiffre d'affaires, le chiffre n'est pas réelle car il a été l'incorporation des moteurs de Morini Franco.

Q: Et cette année?
Malgré les conséquences désastreuses des tendances du marché s'améliorent, en partie parce que nous sommes à l'accomplissement de notre cinquième modèle de moto. En 2006, il
nous avons eu seulement un.

Q: Combien de moto venderete la fin de 2008?
Nous tenons à réaffirmer les 2 mille en 2006, à 16-17 millions, puis passer à 2.200-2.300 moto en 2009 et atteindre 25 millions de dollars.

Q: Le marché devrait être vraiment si mauvais?
R: Subisce pourcentage diminue à deux chiffres. Même les japonais sont beaucoup d'efforts.

Q: Qui est le "morinista 'aujourd'hui?
R: Une personne de l'enseignement supérieur, entre 35 et 45 ans, haut de gamme et sociale veut faire la différence.

Q: Donc, ne faites pas une moto pour tous.
R: Nous ne voulons pas faire un mouvement d'élites, mais est confrontée à un haut de gamme, tant pour les prix de la cylindrée et de finitions.

Q: Qui était le "morinista un délai de l'or?
R: En dehors de très historique modèles vendus dans les années cinquante que le Settebello, Morini ont toujours utilisé une gamme élitiste, et sont
toujours quelque chose de coûter plus cher que d'autres. Ils étaient alors même mouvement d'une grande performance, avec des caractéristiques plus que la concurrence.

Q: Est-ce votre motion à être "?
R: Il s'agit d'un beau slogan. Cela veut dire: nous faisons une motion qui est différente de toutes les autres.

Q: Mais les fans savent que Moto Morini est de retour?
R: Beaucoup ont encore ne le font pas. C'est la raison pour laquelle nous travaillons. La marque a stagné pendant dix ans.

Q: L'intérêt du public, cependant, est forte.
R: Oui. Même dans les foires, avec le bouche à oreille, venez nous voir et ainsi découvrir que les modèles sont différents.

Q: Quels sont vos principaux marchés?
A: En Allemagne, nous vendons de plus qu'en Italie.

Q: Pourquoi?
R: Le motocycliste allemand de l'excellence, en Italie et nous avions des difficultés à nouveau réseau de vente, tandis qu'en Allemagne, l'importateur avait déjà.

Q: Donc riorganizzerete distribution?
R: Nous sommes éliminer le vélo à de nombreux concessionnaires de lui donner seulement à ceux qui prouve que apprezzarci. Il occupe le directeur du marketing et des ventes, Gianluca Lanaro.

Q: Que doit faire une concession, pour conquistarvi?
R: Ne laissez pas notre vitrine moto se termine par une myriade de japonais ou en anglais: il ne fait pas de sens.

Q: D'autres marchés étrangers pour vous?
Pays-Bas, en Belgique et au Danemark, en dépit des impôts élevés sull'import, la Russie, Japon, Turquie, la Grèce et l'Australie.

Q: Même le Japon?
R: Oui, mais le problème est le yen. Notre importateur se plaint qu'il ne peut pas vendre une moto que côte à deux reprises.

Q: Comment s'investe dans un moteur?
R: Environ cinq millions d'euros entre les designers, prototype, des modifications et des essais. C'est pour la seule phase de conception, sans compter l'industrialisation.

Q: Avez-vous prévu la construction d'un nouveau moteur?
R: Le projet est déjà en cours. Il sera une plus petite cylindrée: cependant, entre en
un débat avec beaucoup plus de concurrence de point de vue commercial.

Q: Et que les épisodes de s'attaquer à ce nouveau segment plus difficile?
R: Sur quelque chose de profondément novatrices, dans le but de consommer et à polluer moins.

Q: Quels sont les modèles qui se vendent plus?
R: Les personnes les plus puissantes dans la tête "Corsaro rapide»: il dispose de 140 chevaux, une folie pour une moto. Mais il se demandent déjà les 160 chevaux!

Q: À morinista aime aussi forte en cours…
R: C'est certainement une motion qui exige un motocycliste déjà smaliziato. Vous ne pouvez pas acheter la première moto, mais il est docile et
gérable.

Q: Puisque vous demander de 160 chevaux, nous voulons parler de course?
R: Actuellement, nous sommes tous très passionné, mais nous suivons à la télévision: et nous savons également ce qu'il en coûte de faire un championnat de moto…

Q: Donc, pas de compétitions?
R: Je crois que nos ressources financières est préférable de les utiliser dans le produit que dans la plupart des courses. Il est clair que quelque chose est là. Peut-être pas immédiatement dans
MotoGP…

Q: Ne pensez pas à le Superbike?
R: Le MotoGP a réduit la cylindrée de 1.000 à 800 cc, tandis que le Superbike a augmenté: nous aurions alors un moteur idéal pour le Superbike…

Q: Donc, vous faites une cylindrée ci-dessous: si vous êtes prêt pour le MotoGP…
R: Exactement! (Rires).

Q: Il indique un peu la famille Morini?
R: Le fondateur de Moto Morini, Alfonso Morini, était le frère de mon grand-père.

Q: Et vous avez grandi dans son mythe?
R: Oui, parce que mon père a commencé sa carrière avec son oncle, Moto Morini. Il ya eu d'accord, deux caratterini dont les idées sont claires: il
pris sa route Morini Franco Motori.

Q: Le transfert de la marque à nell'87 Cagiva Ducati pour sa douleur était un?
R: En présence d'une crise industrielle, sans frères et sans enfants, avec son mari professeur en médecine, la fille Gabriella avait vendu, mais je pense certainement à la douleur.

Q: La fille d'Alfonso Morini a disparu il ya deux ans, pris dans l'actualité de l'acquisition de la marque pour sa part, en 1999?
R: Lorsque riacquistai la marque par les Américains, appelée maison. Il a été soir. Le dit aujourd'hui j'étais le notaire. Je ricomprato la marque. Était
commossa.
Q: Qu'est-ce que vous avez dit?
R: je l'ai dit, vous le savez, lorsque j'ai vendu vous étiez encore si jeune que je n'ai même pas pensé à proportela, votre père était mort de deux ans. Mais je suis
heureux.

Q: Et alors?
R: Nous n'avons pas encore cassé qui a un accident vasculaire cérébral et est resté dans le coma pendant quatre ans. Malheureusement, n'a pas été en mesure d'assister à cette renaissance.

Q: D'autres membres de la famille qui travaillent dans Moto Morini?
R: J'ai un fils et une fille: des études d'économie et de la commercialisation.

Q: Il prévoit une entrée en entreprise?
R: Non forzo. Il doit être un choix pour eux: ici est la passion.

Q: D'autres membres de la famille?
R: Deux sœurs au conseil d'administration. Et un neveu qui traite de l'après-vente. La continuité est une réelle satisfaction.

Q: Quels sont vos objectifs?
A: Nous voulons récupérer retour. Nous avons commis de nombreuses ressources dans cette aventure, maintenant voudrais voir un retour.

Q: Et quand espérez-vous atteindre?
R: En 2009. Ayant plusieurs modèles sur le marché, les possibilités sont différentes.

Riccardo Venturi
en gros à retenir Corsaro Veloce, le modèle le plus vendu de la gamme
environ 2000~3000 motos vendu pour cette année et le plus gors marché pour morini c'est l'allemagne (ce qui m'étonne au vu du nombre de forum et de personne qui roule dessus là bas)
RVBOUSS

Re: Qui parle italien ?

Message par RVBOUSS »

C'est vrai qu'on comprend le sens général. A noter quand même, un grand moment digne de raymond Devos :

Q: La fille d'Alfonso Morini a disparu il ya deux ans, pris dans l'actualité de l'acquisition de la marque pour sa part, en 1999?
R: Lorsque riacquistai la marque par les Américains, appelée maison. Il a été soir. Le dit aujourd'hui j'étais le notaire. Je ricomprato la marque. Était
commossa.
Q: Qu'est-ce que vous avez dit?
R: je l'ai dit, vous le savez, lorsque j'ai vendu vous étiez encore si jeune que je n'ai même pas pensé à proportela, votre père était mort de deux ans. Mais je suis heureux. :D


Même le journalste semble ne plus rien y comprendre ! :?
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OBELIX
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Re: Qui parle italien ?

Message par OBELIX »

Heu j'avais pas vu, j'aurai pu aussi vous le traduire, enfin au moinsmieux que le truc automatique quoi !!!Mais bon l'essentiel est préservé!! :mrgreen:
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